#conoscereÈpotere, nel programma del PD investimenti sulla scuola per 10 miliardi di euro in 5 anni

#conoscereÈpotere, nel programma del PD investimenti sulla scuola per 10 miliardi di euro in 5 anni

11 agosto 2022

Stiamo definendo gli ultimi dettagli del nostro programma per le elezioni del 25 settembre. Per noi davanti a tutto, trasversalmente, ci sarà la scuola, con il piano “Conoscere è potere”, con cui vogliamo investire 10 miliardi di euro in 5 anni. Quando si parla di “democrazia a rischio” ci si concentra solo sulle riforme istituzionali o sui regolamenti parlamentari. Sono interventi utili e necessari, ci mancherebbe. Ma la riforma prioritaria, una cura per l’Italia, oggi è la scuola.

Luca Serianni nella sua lezione di congedo lo disse con le parole forse più belle, rivolte agli studenti della Sapienza: “Voi per me siete lo Stato”. E la scuola è dove formiamo gli italiani di domani. Le nostre priorità sono lavoro, ambiente, diritti, ma la scuola siamo noi come popolo: come cresciamo, come guardiamo il mondo, come viviamo gli uni con gli altri. Conoscere è vivere, diceva Gramsci. E conoscere è anche potere: come verbo e come sostantivo.

Negli anni di insegnamento in università ho avuto la conferma di quanto siano ancora attuali quelle parole. Lo so: il Pd e il centrosinistra hanno fatto diversi sbagli, compresa una riforma sciatta e non condivisa con la comunità scolastica. Io da presidente del Consiglio avevo preso l’impegno di non tagliare di un euro la spesa in istruzione. E l’ho fatto. Guardando al 2027 non ci accontenteremo di non tagliare, ma dovremo investire. Il piano #conoscereÈpotere prevede molti interventi.

Anticipo 8 punti che vogliamo attuare in 5 anni.

1. Aumentare gli stipendi degli insegnanti. Dobbiamo restituirgli la dignità e il ruolo che meritano, non dimentichiamo di come hanno affrontato la DAD senza strumenti adeguati per via del divario digitale. Garantiremo la formazione continua e riporteremo, in cinque anni, gli stipendi in linea con la media europea. Costerà tra i 6 e gli 8 miliardi, da finanziare a partire dai 75 miliardi della programmazione europea 2021-2027, da considerare al netto dei fondi già previsti nel Pnrr.

2. Scuola dell’infanzia obbligatoria e gratuita. Oggi in Italia 1 bambino su 10 non frequenta la scuola dell’infanzia, iniziamo a lasciarli indietro prima ancora di insegnargli a leggere e scrivere, creando le prime odiose diseguaglianze nell’accesso a un sistema educativo idoneo e ad un’alimentazione sana. La scuola, invece, deve accompagnare tutti i genitori, le bambine e i bambini, dai primissimi anni di vita.

3. Scuole sostenibili e sicure. A partire dai fondi PNRR già previsti serve un piano per l’edilizia scolastica che tenga insieme sostenibilità e sicurezza – anche sotto il profilo sanitario, con l’installazione di nuovi sistemi di aerazione – e innovazione tecnologica.

4. Trasporti e libri di testo gratuiti. Gli spostamenti casa-scuola possono diventare un costo considerevole per le famiglie, specie con l’inflazione che erode tanti risparmi. Vogliamo garantire la piena gratuità del trasporto pubblico locale e dei libri scolastici per le famiglie a reddito medio e basso (in base all’Isee).

5. Vivere la scuola, tutti. Ragazze e ragazzi devono vivere la scuola, non limitarsi a lezioni e compiti a casa, indipendentemente dalla famiglia in cui nascono. Per questo abbiamo pensato a un Fondo nazionale per integrare il finanziamento regionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali. Attività che stimolano pensiero critico e curiosità intellettuale.

 6. Investiamo nel domani, investiamo nelle donne. Oggi gli studi in Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica sono appannaggio quasi esclusivamente maschile. Vogliamo modificare il processo di orientamento nelle materie STEM così da incoraggiare anche le ragazze a scegliere questi indirizzi che sono molto richiesti sul mercato del lavoro.

7. Mense gratuite. Garantiremo l’accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche.

8. Puntiamo sul sostegno. Garantiremo l’aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità.

Conoscere è potere. Darci fiducia è darci il potere di cambiare le cose e noi scegliamo la scuola come chiave di tutto. Sembra perfino rivoluzionario. Ma se non lo fa la sinistra chi lo fa?