Enrico all’Assemblea Nazionale di Varese

Enrico all’Assemblea Nazionale di Varese

Guarda il video integrale della Relazione di Enrico all’Assemblea Nazionale di Varese

“Quella che stiamo vivendo è diventata l’Italia del fango totale, dello sputtanamento. La logica che si vuole imporre è che tutti sono sporchi, che tutti hanno gli scheletri nell’armadio da nascondere. Così Berlusconi può non rispondere nel merito delle critiche. Noi respingiamo questa logica perché è quella di chi non vuole bene al Paese. Il premier non vuole bene al suo Paese. E l’Italia non è il ministro che si fa imboccare in piazza o il premier che bestemmia. Sono due che si puntellano a vicenda e che dovrebbero andare in pensione perché rovinano l’Italia”. Lo ha detto Enrico durante la sua Relazione all’Assemblea nazionale del Pd in corso a Varese.

“Se Berlusconi vincerà le prossime elezioni – ha aggiunto – non ci saranno tempi supplementari e si prenderà tutto, compreso il Quirinale quando scadrà il mandato di Napolitano. Ricordiamoci l’incubo del 1994: la nostra divisione ha permesso a Berlusconi di vincere; se quello che abbiamo fatto dopo sette mesi lo avessimo fatto a marzo, non avremmo avuto 16 anni di berlusconismo. Siamo a Varese ma io vi porto a Catalafimi, visto che siamo in tema di unità d’Italia. Lì fu combattuta una battaglia fondamentale. Parafrasando oggi un celebre motto potremmo dire “qui o si batte Berlusconi o si muore. Attenzione – ha ribadito – e lo dico agli amici del Terzo Polo: non ci sono tempi supplementari, non ci sono Senati in bilico. Se si perde, si perde tutto. Se vincono si prendono tutto, a cominciare dal successore di Giorgio Napolitano, e poi cambieranno la Costituzione”.

Enrico ha poi fatto una critica serrata al governo che “ha fallito”: “Se oggi l’Italia è in grado di reggere è perché la salva Napolitano, e perché lo salva l’Euro, che hanno voluto Ciampi e Prodi. La pressione fiscale non è mai stata così alta da 13 anni a questa parte: il 43,2%! I cittadini del Nord devono ricordare come la Lega abbia salvato tutte le cricche del Paese e ha tutelato altri episodi di illegalità, come quei produttori di latte che non hanno rispettato le leggi. La lega ha salvato tutte le cricche del Paese, ha votato per Cosentino e ha dato 140 milioni per il dissesto di Catania”.

A proposito di Lega il discorso si è poi soffermato sul decreto voluto dal Carroccio in merito alla sospensione delle multe ai 129 produttori di latte che non hanno rispettato le quote definite dalla legge: “Ci sono 129 che mangiano la polenta e magari la regalano alle feste della Lega; e ci sono altri 39.000 produttori che hanno l’insana abitudine di rispettare le regole. Noi diciamo a tutti i cittadini del Nord che potranno ritrovarsi nei panni dei 39.000; non dimentichino lo scandalo delle quote latte”. E ancora sul Nord: “Ma dove sono finite le ronde padane? Ce l’hanno menata per un anno, ma io sono arrivato qui e non ne ho visto l’ombra.

Poi un passaggio sul federalismo fiscale approvato ieri, nel maxi-decreto applicativo, dal Consiglio dei ministri: “È il federalismo di Buonaiuti, della comunicazione e non della sostanza. Noi non lo accettiamo perché lo abbiamo preso sul serio, e li metteremo all’angolo perché non è possibile che si vada avanti così. Non è possibile che non si parli dei livelli di prestazione; prima si definiscono questi e poi i costi standard.

Infine, il futuro: “Dopo anni di becero berlusconismo pensate che bello se il capo del governo istituzionale che formeremo fosse una donna. Ora però non cominciate a fare il totonomine”. E dopo le elezioni? “Nella prossima legislatura il governo Bersani porterà in Parlamento una legge sul conflitto di interesse e sarà troppo tardi.

Il testo completo dell’intervento, il video e l’audio della Relazione presto on line su questa pagina.