Scrolliamoci muffa di dosso, basta discussioni su passato

Scrolliamoci muffa di dosso, basta discussioni su passato

Nel suo intervento alla direzione del Pd, Enrico ha indicato al partito «tre azioni per l’estate». La prima, ha detto, «è sui temi economico-sociali in linea con l’appello di Napolitano di ieri. Per noi la manovra ci vuole ma così è sbagliata. Va cambiata in Parlamento a favore di chi lavora, di chi produce e a favore delle famiglie. I temi dell’educazione saranno il centro dell’azione del Pd, sia in vista della ripresa dell’anno scolastico sia attraverso il viaggio nelle Università italiane che il Pd ha iniziato da qualche giorno».

«Per quanto riguarda il federalismo – ha spiegato Letta – è necessario salvarlo dalla manovra che lo uccide, con la penalizzazione inaccettabile delle autonomie locali (denunciata anche da autorevoli rappresentanti del centrodestra). Il governo risponda sul perché della nomina incomprensibile di Brancher e la non nomina del ministro per lo Sviluppo. Ribadisco poi l’auspicio di una vittoria del sì al referendum di Pomigliano sull’accordo che consideriamo un ‘unicum’. In tema di imprese poi il Pd è impegnato nell’elaborazione di un manifesto per le Pmi».

I 6 documenti approvati dall’ultima Assemblea su Università, Green Economy, Lavoro, Giustizia , Europa ed Istituzioni, ha annunciato Enrico, «passano alla discussione su internet e nei circoli. Si avvia la preparazione dell’Assemblea nazionale prevista per l’8-9 ottobre prossimi in cui si voteranno altri documenti (tra cui Scuola e Fisco). L’obiettivo è quello di scrollarci di dosso la muffa dell’immagine di conservatori che ci portiamo dietro. Noi dobbiamo essere il Partito del cambiamento. Basta discussioni sul passato, pensiamo solo al futuro – ha sottolineato. In questa Italia in cui ogni giorno vengono scoperchiati verminai che raccontano marchette, raccomandazioni e prepotenze noi dobbiamo ribadire la forza delle regole. Quindi no alla legge sulle intercettazioni, si alla difesa del diritto alla privacy e no ai condoni», ha concluso Enrico.