Solo Ue può consentire recupero competitività

Solo Ue può consentire recupero competitività

Solo l’Unione Europea può consentire ai paesi del Vecchio Continente di uscire dalla crisi e recuperare competitività. Questa l’opinione espressa  da Enrico Letta durante il convegno Cortina Incontra. «La crisi ci ha fatto capire che i margini di azione dei singoli stati sono scarsi – ha detto Enrico – dobbiamo quindi imparare a fidarci dell’Europa». Anche l’ambasciatore presso l’Unione Europea, Ferdinando Nelli Feroci, ha sottolineato che «a certi problemi si può rispondere solamente se si è uniti. La dimensione europea è irrinunciabile – ha aggiunto – quindi dobbiamo rimboccarci le maniche per farla funzionare al meglio». Secondo Enrico l’Europa è stata travolta da una crisi economica «che viene da lontano. L’Ue è ancora sott’acqua», a differenza degli Stati Uniti, che hanno già assorbito la crisi. A questo punto, ha sottolineato Enrico, «non possiamo permettere che un paese membro dell’euro vada in bancarotta». Non solo. Enrico ha sottolineato che «l’Europa è l’ultimo treno per reggere il passo ad americani e cinesi». Il rischio, altrimenti, è la costituzione di un G2 tra Stati Uniti e Cina. Tra l’altro, ha continuato Enrico, «la crisi ha fatto si che un problema che era italiano, ovvero quello del debito, sia diventato un problema di tutti». In questo momento «nessun paese in Europa ha grandi margini di manovre per fare investimenti. Investimenti con i quali invece si esce dalla crisi. I bilanci statali – ha aggiunto – sono tutti alle prese con le forbici». Dunque la risposta non può che richiamare un soggetto unitario come l’Europa. Enrico si è dichiarato favorevole a una legge finanziaria europea, così come all’Eurobond per trovare finanze a livello europeo. «Condivido la proposta di Tremonti», ha detto. Anche Nelli Feroci ha puntato l’indice sull’importanza dell’Europa. Nella recente crisi sono stati fondamentali il coordinamento e le regole comuni. La dimostrazione sono il gran numero di paesi che hanno bussato alle porte dell’Unione Europea o che stanno bussando, come i Balcani orientali.