Un governo di servizio al Paese

Un governo di servizio al Paese

Enrico Letta al Quirinale“Ho ricevuto l’incarico che ho accettato con riserva, come da rito. La mia sorpresa è stata forte quando ho ricevuto la telefonata del Presidente, con grande determinazione mi metto in questo impegno perché il Paese ha bisogno di risposte, soprattutto quella parte del Paese che soffre. Sono passati cinquanta giorni senza che si sia formato un governo mentre c’è il senso della povertà che cresce, mentre i giovani vanno all’estero perché non trovano risposte”, ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, dopo aver ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“E’ una responsabilità che sento forte sulle mie spalle. E se posso permettermi, la sento più forte e pesante della mia capacità di reggerla. Ma mi metto con grande determinazione al lavoro perché penso che il paese abbia bisogno di risposte”.

“Gli italiani non ne possono più di giochi e giochetti della politica, vogliono risposte, io mi metto davanti a loro con grande umiltà e senso dei miei limiti con una responsabilità che mi onora”, ha aggiunto.

Letta ha chiarito come il suo “grande impegno sarà a far sì che da questa vicenda possa uscire una politica italiana diversa con riforme istituzionali per ridurre il numero dei parlamentari, cambiare il bicameralismo e una nuova legge elettorale”.

“Sarà un governo di servizio, l’obiettivo è anche quello di moralizzare la vita pubblica del paese che ha bisogno di nuova linfa – ha sottolineato ancora – cercherò di utilizzare il più breve tempo possibile”.

Il premier incaricato ha quindi ringraziato “altri due toscani ai cui nomi sono stato associato, Matteo Renzi e Giuliano Amato. Nel ringraziarli per le parole espresse in questi minuti voglio confermare che il rapporto tra di noi sarà molto utile anche per aiutarmi a individuare le parole per parlare al Paese e anche per trovare i contenuti giusti”.

“Se si rivotasse ora l’effetto blocco sarebbe uguale a quello attuale e non ce lo possiamo permettere. Faccio un appello alla responsabilità di tutte le forze politiche in Parlamento perché facciano tutte insieme quelle riforme necessarie come la riduzione dei parlamentari e la legge elettorale”. Poi, rispondendo ad una domanda sulle condizioni poste dal Pdl, Letta ha precisato che “questo governo non nascerà a tutti i costi”.